lunedì 9 gennaio 2012

Crescita economica dei Paesi avanzati nel 2012


Affermare, oggi come oggi, che nel 2012 vi sarà una qualche forma di crescita economica, per quanto minima, ci sembra francamente banalmente pretenzioso.

L'incertezza, in questi primi giorni di questo nuovo anno, è infatti talmente palpabile e densa da non lasciar intravedere pressoché alcunché e dunque, oltre alle già citate indicazioni in merito ai migliori investimenti per i primi mesi del 2012, ben poco si potrebbe oggi consigliare.

Molto, se non tutto, dipenderà sia dalla crescente tensione sui mercati, sia dai provvedimenti che i più svariati organismi nazionali ed internazionali provvederanno ad emanare per cercare di correggere la rotta dell'economia mondiale votata, dovessero permanere ancora a lungo le attuali  tragiche condizioni, al ribasso.

D'altronde, come se non si fosse già da moltissimo tempo ormai intuito, motivi di preoccupazione ve ne sarebbero più d'uno e, tra le probabilissime cause di rallentamento e congestione dell'economia potremmo segnalare l'incertezza stessa dei mercati, che dopo il limitatissimo rally di fine anno starebbero decisamente virando in territorio negativo, la contrazione dei consumi da parte di una sempre più vasta porzione della popolazione mondiale, l'austerità imposta ai molti Paesi europei, tra cui l'Italia, che avrebbero sfiorato il default nel 2011, l'obbligo, per la maggior parte degli istituti di credito europei, di fare cassa in qualsiasi modo, anche e soprattutto riducendo all'osso investimenti, prestiti, finanziamenti pur di aumentare il proprio Core Tier 1 entro fine giugno 2012.


In questa congiuntura economica, dovesse permanere ancora a lungo la crisi da debito sovrano e, di conseguenza, della moneta unica, sia l'Italia che l'Unione Europea potrebbero entrare in una fase recessiva con perdite stimate rispettivamente dell'1 e dello 0,5%.


L'unica economia occidentale a salvarsi, secondo le proiezioni attualmente a nostra disposizione, potrebbe essere quella statunitense, sebbene ciò sia tutt'altro che scontato.